Altri carabidi

Calosoma sycophanta (Carabidae)

Calosoma sycophanta

Il carabide Calosoma sycophanta si nutre di vari bruchi, tra cui quelli di processionaria, lepidottero che allo stadio larvale infesta le pinete causandone la perdita di foglie. Insieme al cuculo è uno dei pochi predatori in grado di mangiare questo tipo di bruchi, essendo ricoperti di peli urticanti e molto irritanti.
Pur essendo in grado di farlo questo coleottero vola raramente, preferisce arrampicarsi ed andare in cerca delle sue prede: ne cattura più di mille a stagione per cui è molto utile per tenere sotto controllo il numero di bruchi infestanti e defogliatori*.
La metamorfosi avviene nel suolo: le femmine depongono le uova in buchi del terreno e le larve che nasceranno sono in grado di spostarsi per cercare le proprie prede. Dopo circa 3 settimane le larve ritornano nel terreno per impuparsi*.

Calosoma sycophanta, il nome scientifico descrive sia il suo aspetto che il suo comportamento.
Calosoma” deriva dal greco kalós =bello e soma= corpo, infatti questo carabide ha un bell’aspetto essendo brillantemente colorato di verde/blu.

“Sycophanta” è un termine che ha sempre origini greche, infatti sykon=fico e phaino= mostrare.  Con il termine “sicofante” nell’Attica (regione dell’antica Grecia) si indicava chi denunciava alle autorità i ladri di fichi e coloro che li esportavano illegalmente essendo questo un cibo sacro e fondamentale per la popolazione locale. In seguito con "sicofante" si intendeva indicare colui che denunciava alle autorità le violazioni della legge (di sua spontanea volontà o perché pagato). 

Il nostro carabide probabilmente ha preso questo nome per la grandissima abilità che ha di scovare e perciò indicare la presenza
di insetti defogliatori e infestanti di boschi e foreste.

Harpalus dimidiatus (Carabidae)

I carabidi Harpalini 

Il gruppo dei carabidi Harpalini (Harpalinae) è caratterizzato dal fatto che può nutrirsi anche di materiale vegetale altamente nutritivo, come i semi presenti nelle infiorescenze* delle piante erbacee. Spesso accade che questi coleotteri pullulino* in campi coltivati a carota da seme (Daucus carota) e anice da seme (Pimpinella anisum) e che poi attirati dalle luci delle abitazioni vicine si introducano in gran numero nelle case, facendo pensare ad un' infestazione anche se in realtà si tratta di insetti innocui.
Pure le larve sono in parte erbivore e nel corso del loro sviluppo, oltre a qualche piccola preda, prediligono semi di piante selvatiche come il tarassaco (Taraxacum officinale).
Notiophilus rufipes (Carabidae)

Carabidi di lettiera...

I coleotteri carabidi sono presenti nei suoli più disparati e ciascuno di essi è specializzato a cacciare prede specifiche a seconda del luogo. Nella lettiera si possono osservare piccoli carabidi diurni del  tipo Notiophilus sp.* che con l'aiuto di occhi ben sviluppati lasciano poco scampo a collemboli ed acari, minuscoli artropodi* tipici di questo ambiente.
Parallelomorphus laevigatus (Carabidae)

...e carabidi "da spiaggia" 

Nelle spiagge sabbiose, a ridosso del mare, sono invece presenti grossi carabidi come i Parallelomorphus laevigatus cacciatori di gamberetti e altri crostacei della battigia*. Sono prevalentemente notturni ed è in grado di galleggaire e nuotare verso riva se accidentalmente finiscono in acqua: per il ritorno a riva scelgono la via più breve orientandosi in base alla posizione del sole o della luna a seconda che sia giorno o notte. Il senso di orientamento di questi carabidi è inficiato* in caso di ingestione di sostanze inquinanti come i metalli tossici (rame , piombo o mercurio), tutte sostanze che effettivamente possono assimilare attaverso il tipo di alimentazione e l'ambiente in cui vivono.

Larva di carabide

Le larve sono attive predatrici: si nutrono di chiocciole, lumache, lombrichi e bruchi e alcune di esse possono aggiungere anche semi alla loro dieta. Il corpo è ben protetto da uno spesso esoscheletro* e sono dotate di sei zampe che permettono loro di muoversi in modo indipendente per cercare le prede: certe sono in grado di arrampicarsi su tronchi o pareti rocciose, altre preferiscono tendere agguati rimanendo nascoste in buche del terreno.
A seconda della specie lo stadio di larva può durare da poce settimane fino a superare l'anno. Le larve possono compiere fino a tre mute* al termine delle quali passano allo stadio di pupa* in cellette scavate (di solito) nel terreno. Quest'ultimo stadio ha una durata variabile che dipende dalla specie e dalla temperatura ambientale: può perciò durare da qualche giorno a qualche settimana. In questo periodo di tempo il coleottero non si nutre, non si muove e compie tutti i cambiamenti necessari per divenire adulto.

Carabus sp. (Carabidae)

Glossario

Artropode/ invertebrato con zampe suddivise in parti articolate tra loro (Aracnidi, Insetti, Crostacei, Millepiedi, Centopiedi, ecc.)
Battigia/
tratto di spiaggia bagnato dalle onde e che, alternativamente, si asciuga quando queste si ritirano
Defogliatore/
organismo (o attrezzo) in grado di eliminare le foglie
Esoscheletro/ rivestimento esterno con funzione protettiva e di sostegno
Impuparsi/ trasformarsi in pupa (stadio quiescente della metamorfosi)
Inficiare/ falsare, invalidare
Infiorescenza/ raggruppamento di rami con fiori
Muta/ cambiamento dell'esoscheletro
Pullulare/ apparire in gran numero
Pupa/ stadio quiescente della metamorfosi
Sp./ abbreviazione che sta per "specie" ed è utilizzata in biologia quando non è necessario o non si sa indicare la specie esatta

Per approfondire:


Conti E., Costa G., Petralia A., Petralia E., Russo C., (2014). Eco-ethology of Parallelomorphus laevigatus (Coleoptera, Carabidae): a species to protect.